A Giancarlo Perani

Dedico questo spazio di discussione aperto a Giancarlo Perani, dirigente della Regione Calabria che ha sempre guardato con particolare attenzione il lavoro e l'opera degli editori calabresi. Giancarlo Perani è scomparso prematuramente nell'ottobre 2008, dopo aver lottato contro un male incurabile. A lui si deve la realizzazione del convegno, a Palazzo Campanella di Reggio Calabria il 14 marzo 2002, per la presentazione sull'ordinamento di legge sull'editoria libraria calabrese. Nella foto con l'editore Demetrio Guzzardi, mentre interviene alla Fiera del libro di Torino.
sabato 8 novembre 2008

SOSTEGNO ED INCORAGGIAMENTO PER UNA "BUONA" LEGGE SULL'EDITORIA IN CALABRIA


Stanno giungendo numerose telefonate ed e-mail di sostegno ed incoraggiamento per la nuova iniziativa di presentare una legge regionale sull'editoria libraria. Di seguito alcuni messaggi.

MICHELE FALCO della Falco editore di Cosenza
Caro Demetrio ti ringrazio per l'invito, ma purtroppo impegni già precedentemente presi mi costringono ad essere altrove. Il mio sostegno ad una legge regionale, però, che tuteli e sostenga chi con serietà e professionalità svolge la nobile professione dell'Editore è scontato. Se puoi informami via mail sui risultati dell'incontro di sabato che terrete a Vibo Valentia.

EUGENIO SANTELLI della Nuova Santelli di Cosenza
Ciao Demetrio, come sai sono ancora impegnato con le vendite e le rese per cui ho delle difficoltà a muovermi. Intanto ti ringrazio per l'interessamento a favore dell'intera categoria, ma sai anche che non vendo alla Regione Calabria miei libri da non meno di 15 anni, nè ho mai ricevuto finanziamenti o quant'altro, sia perchè non faccio loro richieste, sia perchè ho scelto la linea della diffusione di massa attraverso la stampa di editoria prettamente scolastica. L'occasione per augurarti e augurare a tutti buon lavoro con la speranza che finalmente la Regione sia presente e partecipe e che capisca che solo attraverso un lancio culturale ai suoi massimi livelli trova la strada per una equilibrata e più giusta società.

ANNAMARIA PERSICO della InCalabria di Lamezia
Gentile dott. Guzzardi, chi le scrive è la titolare di InCalabria Edizioni (l'articolo della Gazzetta riguardante la Fiera del libro calabrese presente nel suo blog parla anche di me) e ho saputo della sua iniziativa sulla legge regionale sull'editoria dall'amico Cenzino Gigliotti. Mi chiamo Annamaria Persico e ho messo su a Lamezia circa sette anni fa la mia piccola casa editrice producendo una decina di titoli. Faccio, o meglio, cerco di fare con molta fatica ma anche tanto entusiasmo e a volte anche soddisfazione, editoria di territorio: libri spesso a carattere divulgativo, dalla grafica bella e curata (perchè penso che i libri devono essere anche belli oltre che buoni), dal prezzo contenuto. A volte pago anche gli autori. Quando dico che la mia è una piccola casa editrice intendo dire proprio questo; è piccola e tale deve rimanere un po' perché non posso competere economicamente con i colossi dell'editoria calabrese, un po' perchè credo molto nell'editoria di territorio che altrove va molto bene anche economicamente e penso che da noi in Calabria in questo momento storico sia quanto mai necessaria perchè la Calabria dev'essere amata, raccontata e fruita prima di tutto dai calabresi. Ho partecipato alla Fiera del libro calabrese tenutasi a Lamezia la settimana scorsa e la giudico senz'altro un'esperienza positiva, una buona vetrina per noi piccoli ma soprattutto un modo per conoscere colleghi, quasi tutti più anziani di me e tutti degni della massima stima e rispetto per il lavoro bello e importante che svolgono.
Dopo questa doverosa presentazione posso dirle che sono senz'altro d'accordo che questa benedetta legge sull'editoria venga presentata e approvata. Io ne sento parlare da una vita, più o meno da quando conosco mio marito, Federico Arcuri (che mi ha detto di averla conosciuta anni fa insieme al mio compianto cognato Rosario) anche lui editore ma di giornale e anche lui affetto da questo strano morbo che è la passione per la carta stampata.
Penso però che noi piccoli editori, dobbiamo chiedere questa legge (e anche tutto il resto cui abbiamo diritto) con tutta la nostra dignità di operatori della cultura e soprattutto senza vittimismo, atteggiamento molto "calabrese" e assolutamente insopportabile. Don Natale Colafati alla Fiera ha detto che questa classe politica non ci merita e anch'io ne sono più che mai convinta. Non facciamo affidamento su di loro, almeno non solo su di loro, ma su di noi, mettendoci in rete e lavorando tutti insieme per raggiungere obiettivi comuni, che sia la legge o altro.
Detto questo, caro dott. Guzzardi, la ringrazio per quello che sta facendo e, se possibile, mi tenga aggiornata sul prosieguo dell'incontro di Vibo.

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