A Giancarlo Perani

Dedico questo spazio di discussione aperto a Giancarlo Perani, dirigente della Regione Calabria che ha sempre guardato con particolare attenzione il lavoro e l'opera degli editori calabresi. Giancarlo Perani è scomparso prematuramente nell'ottobre 2008, dopo aver lottato contro un male incurabile. A lui si deve la realizzazione del convegno, a Palazzo Campanella di Reggio Calabria il 14 marzo 2002, per la presentazione sull'ordinamento di legge sull'editoria libraria calabrese. Nella foto con l'editore Demetrio Guzzardi, mentre interviene alla Fiera del libro di Torino.
sabato 15 maggio 2010

L’assessore Mario Caligiuri: «promuovere la lettura per sviluppare economia e democrazia»


Numerose, anche oggi, le presentazioni e i dibattiti dello stand regionale

Il momento “clou” della giornata è stato certamente quello rappresentato dalla Conferenza stampa del nuovo assessore alla Cultura, Mario Caligiuri.
Un intervento molto seguito, che – introdotto da Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese – ha visto la partecipazione, oltre che di diverse testate radio e televisive, anche di giornalisti di agenzia e della carta stampata.
Ma che ha visto anche la partecipazione attiva di molti degli editori presenti al Salone librario torinese e di numerosi autori. Presenti, fra gli altri, Paolo Falzea, Nicola Gratteri, Antonio Nicaso e Adolfo Repice. L’occasione è stata colta da Caligiuri per esporre il proprio piano di lavoro, portando i saluti del Governatore Giuseppe Scopelliti. Il punto cardine prospettato dal nuovo assessore è stato focalizzato nell’esigenza di colmare, al termine dei cinque anni di legislatura regionale, il “gap” di lettura che la Calabria ha nei confronti del resto d’Italia (un deficit del 7%).
Per ottenere tale risultato l’assessore, da qualificato uomo di comunicazione qual è, ha evidenziato la necessità di intraprendere nuove strade che sappiano coniugare qualità efficacia e innovazione. Fra i punti trattati, l’assessore ha evidenziato che la Regione sosterrà solo iniziative culturali di qualità e, nello specifico, solamente libri e premi culturali di qualità. Ha anche sottolineato l’esigenza di alimentare l’offerta culturale anche tramite l’allungamento dell’orario di apertura delle biblioteche ma anche tramite appositi accordi con il mondo dell’editoria calabrese. Ma con una premessa: che si parta dal lettore (anzi, dal potenziale lettore) e non dall’editore. Lo strumento dei voucher potrebbe essere uno di quelli fungibili all’obiettivo.
Gli interventi, ovviamente da concentrarsi su tutto il territorio regionale, dovrebbero però partire da quei comuni che purtroppo, presentano particolari deficit culturali. In tal senso ha evidenziato come in Calabria siano presenti ben 17 dei 50 comuni più poveri d’Italia. «Se si vogliono incrementare i tassi di lettura – ha affermato – bisogna porgere, soprattutto ai giovani, un approccio culturale nuovo e dinamico e non polveroso e stantìo. Dobbiamo anche comprendere che le nuove generazioni hanno un’intelligenza simultanea (propria di chi è nato e cresciuto con le tecnologie) e non consequenziale (come era per le generazioni “preinformatiche”). Insomma – ha concluso su questo punto l’assessore – bisogna puntare su progetti di diffusione culturale di qualità quali sono stati, e sono, in campo nazionale, quelli di Alessandro Baricco, Umberto Broccoli, Marino Sinibaldi. Una spettacolarizzazione che, dunque non significa ovviamente cadute di qualità, ma solo sforzi di comunicazione tesi anche al grande pubblico e non solo alle élite degli iniziati».
Per far tutto ciò Caligiuri ha sottolineato l’esigenza di avviare un processo sinergico di positività che coinvolga tanto il comparto pubblico (con, in prima fila le biblioteche, le mediateche e i bibliobus) quanto quello dell’imprenditoria privata e, fra questa, quella professionale e, soprattutto, editoriale.
La Regione, ha concluso, per conseguire questi obiettivi stanzierà un budget che, fra spesa diretta e indiretta, toccherà tendenzialmente un milione di euro all’anno, utilizzando virtuosamente i fondi europei.
Ma la giornata è stata anche altro.

Brigida Berlingeri e “Le collane di Med”
Michele Carpentieri, giornalista de il Quotidiano della Calabria ha presentato l’VIII edizione del concorso letterario “Le collane di Med” indetto dall’associazione Mediterranean Media, definita un “vulcano” a causa della sua forte progettualità e attività. È stato così evidenziato il tema del concorso: la “madre terra”, cioè colei che ha donato la vita agli esseri umani i quali, in questo momento, stanno esagerando nell’usufruire delle ricchezze che la “madre” stessa ha messo a loro disposizione. L’incontro, quindi, è stato anche un’occasione di riflessione sui temi dell’ecologia e dell’ambiente.
All’evento era presente la scrittrice Brigida Berlingeri, vincitrice della precedente edizione del concorso con il suo libro La storia di Paquinella, edito appunto da Medmedia: un romanzo incentrato sul tema del pregiudizio, dell’onestà e della dignità, come l’autrice stessa ha sottolineato.

Un momento dedicato a Natuzza Evolo
È stato poi presentato il libro di Luciano Regolo, Natuzza Evolo. Il miracolo di una vita, edito da Mondadori. Daniela Consolin, giornalista Rai, ha introdotto la presentazione insistendo sulla difficoltà che potrebbe comportare il parlare di una mistica, “mamma Natuzza”, nell’era delle tecnologie e del progresso. Ma – ha continuato Consolin – quello di Natuzza Evolo è un vero e proprio caso nazionale che Regolo ha saputo raccontare e documentare. L’autore ha esordito sottolineando di essersi sempre occupato, nei propri libri, di regalità e di famiglie reali, ma non crede di essersi allontanato da tale tematica dedicandosi adesso a questa emblematica figura calabrese: l’ha definita, infatti, una “aristocratica dell’anima” che ha fatto della preghiera e della dedizione gratuita al prossimo la sua più grande ricchezza.
Ha presenziato all’incontro anche l’assessore Caligiuri che ha sottolineato come la “presenza” di un exemplum come quello di Natuzza Evolo nel territorio regionale possa essere un importante stimolo alla ricerca della dimensione spirituale della collettività.

La Sila di Pietro Pontieri e dell’Ente Parco nazionale
Tra le Alpi a parlare di Sila durante i due successivi incontri. È stato presentato, infatti, il libro di Pietro Pontieri, Confini. Racconti silani, pubblicato da Editoriale progetto 2000. La scrittrice Assunta Scorpiniti ha introdotto l’incontro, presentando i temi portanti dell’opera: la forza delle donne, la denuncia sociale, l’attualità, il fascino della natura. Temi che, nella prosa di Pontieri, svelano la grande storia attraverso gli occhi dei protagonisti dei racconti. L’autore invece si è concentrato sul tema del “confine”, quella linea mobile che contemporaneamente ci divide e ci unisce al mondo, ai valori, ai ricordi.
Ha fatto seguito la presentazione del libro Ospiti nel Parco Nazionale della Sila di Anna Cipparrone, Maria Faragasso, Francesca Mazzei, Isabella Perri e Fatima Tunnera, pubblicato dall’Ente Parco Nazionale della Sila. Valeria Pellegrini, addetto stampa dell’Ente Parco, ha presentato questa guida culturale sottolineandone il legame con il tema generale del Salone: la pubblicazione, infatti, si presenta come un excursus, un itinerario mentale tra i borghi silani, sul filone della storia e della memoria che essi richiamano con la propria architettura. Pellegrini ha poi illustrato le peculiarità dell’Ente Parco, mostrando tra l’altro alcune suggestive immagini del paesaggio silano.

L’Ipsia di Siderno e il concorso “La città che vorrei”
Caligiuri ha incontrato il docente Cosimo Pellegrini e gli studenti dell’Ipsia di Siderno, vincitori del primo premio nel Concorso nazionale “La città che vorrei” e prossimi alla partenza per l’Expo 2010, a Shanghai. Ha ricordato Caligiuri che il Commissario generale del governo per l’Expo 2010, Beniamino Quintieri, è proprio calabrese: dunque, questo concorso indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si rivela un’occasione per creare quelle necessarie sinergie per diffondere la migliore creatività e produttività calabrese nel mondo.
Ad illustrare il progetto “Ottavia” – così chiamato in onore di Italo Calvino – sono state direttamente le studentesse dell’Ipsia – Federica Albanese e Ilenia Sansalone – che lo hanno elaborato. Le due ragazze hanno proposto un’idea concreta di miglioramento della città di Siderno: trasformare un ospedale dismesso della città in un centro di aggregazione per il tempo libero creativo e produttivo: cultura, sport, teatro, cinema e musica sono le attività auspicate, rigorosamente lontane dal traffico cittadino.

La mafia e il potere
È stata poi la volta di Mafia e potere alla sbarra. La storia della mafia attraverso i processi di Umberto Ursetta. La presentazione del libro edito da Pellegrini è stata l’occasione per riflettere in maniera decisa su un’organizzazione impossibile da abbattere – ha sottolineato Elena Ciccarello, giornalista del mensile “Narcomafie” – se non si corrompe prima il rapporto con i centri di potere che la nutre. Nel suo intervento, Antonio Nicaso, direttore della collana Mafie, ha posto l’accento sull’impegno dell’editore Pellegrini teso a sensibilizzare i cittadini sul tema attraverso pubblicazioni che dimostrano una particolarità del nostro paese, vale a dire la presenza di ben cinque mafie differenti e diffuse. L’autore ha poi sottolineato, a questo proposito, come le organizzazioni criminali possano essere raccontate in modi differenti, illustrando il punto di vista che ha adottato nel proprio libro: quello degli atti giudiziari di numerosi e importanti processi.

Il Premio “Tropea”
Lo stand regionale ha ospitato, come oramai da consolidata tradizione, la presentazione della quarta edizione del Premio “Tropea”.
La presentazione ha avuto un parterre d’eccezione. Ad incominciare da Rolando Picchioni, presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura che, come è noto, è l’ente che promuove, gestisce e organizza il Salone del libro stesso.
Non da meno Fiorenzo Alfieri, assessore alla Cultura Comune di Torino, Michele Coppola, assessore alla Cultura della Regione Piemonte e Adolfo Repice, sindaco dell’incantevole cittadina tirrenica. Gli onori di casa sono stati svolti da Mario Caligiuri, assessore alla Cultura della Regione Calabria. Le caratteristiche del Premio sono state enunciate da Maria Faragò, coordinatrice del Premio e da Pasqualino Pandullo, presidente dell’Accademia degli Affaticati e patron del Premio stesso. L’incontro si è trasformato in un dibattito relativo al gusto per la lettura che, com’è noto, è lo scopo principale del Premio il quale mira a rendere popolare l’accesso al libro e alla buona letteratura. Nell’impossibilità di poter sintetizzare, in poche righe, tale dibattito, ci limitiamo ad evidenziare come l’assessore Caligiuri abbia sottolineato una forte peculiarità del Premio: quella di saper coinvolgere tutta la regione grazie al noto meccanismo della distribuzione gratuita, a tutti i 409 sindaci calabresi, delle copie della terna di libri finalisti.

Un dibattito sull’arte sacra
Le attività sono proseguite con la presentazione del libro, edito da Settecolori, di Francesco Colafemmina: Il mistero della chiesa di San Pio. Un libro che discute sul rapporto tra arte e architettura sacra contemporanea e committenza ecclesiastica. Attraverso l’esempio del santuario di Renzo Piano dedicato al santo, ne hanno discusso l’autore, l’editore, Manuel Grillo, e gli architetti Maurizio Cilli e Dante Salmè, mettendo in evidenza la crisi dell’arte sacra quando si ricorre ad artisti e architetti ignari della semantica e della simbologia cattolica. Fra i punti più controversi vi è l’ipotesi che la chiesa sia stata costruita con simbologia massonica, il tutto ovviamente all’insaputa delle autorità ecclesiastiche.
Più in generale, inoltre, è stato affrontato il tema della riesumazione del corpo del santo di Pietrelcina che ha suscitato non poche polemiche negli ultimi due anni.

Un excursus sugli scrittori rossanesi
Ha fatto seguito la presentazione del Dizionario degli scrittori rossanesi. Dal medioevo ad oggi di Salvatore Bugliaro, edito da Ferrari. Il volume include tutti gli scrittori rossanesi – coloro che hanno pubblicato degli “scritti” – dal Medioevo al 2008. Un’opera importante, curata con certosino impegno dall’autore – presente all’incontro – nei due anni impiegati per reperire tutto ciò che è stato inerente alla realizzazione del lavoro. Si tratta, quindi, di un testo imponente (ben 432 pagine) che può rappresentare – come è stato evidenziato dall’editore e dal relatore Vincenzo Cucci – una pietra miliare nella storia della cultura calabrese.

Una riflessione sulla vita giovanile
Scacco Matto, romanzo edito da Albatros Il Filo di Gianpasquale Raffaele Spadafora è stato il protagonista finale della serata torinese nello stand regionale, presentato dal direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Flioriani.
Il libro, scritto da un giovanissimo scrittore cosentino, si rivolge soprattutto ai ragazzi, quei ragazzi appartenenti ad una generazione che ha molte difficoltà ad emergere nella società attuale. È stato evidenziato, tuttavia, come indirettamente, ma con forza, il romanzo voglia “parlare” anche agli adulti per invitar loro a interrogarsi, a cercare di comprendere – e senza giudicare – i più giovani.
La storia, com’è emerso nel corso della presentazione, prende le mosse da una situazione “tipica” per i ragazzi di oggi: la necessità di trasferirsi in una altra città rispetto alla propria di origine per studiare all’università, allontanandosi dai propri affetti e dalle “presenze di sempre”. Esperienza questa che approfittando del senso di “inconsapevolezza” senza condizioni che sembrano garantire solo le metropoli – come Roma, sfondo di questo romanzo – si trasforma in un percorso volto a conoscere meglio se stessi, a trovare l’essenza della propria identità. Ancora una volta, dunque, il tema “torinese” della memoria è tornato prepotentemente in primo piano perché la scoperta del proprio io e la consapevolezza del sé sembrano indissolubilmente legati alle origini. Un tema, quindi, che è emerso con forza e più volte durante questi giorni fieristici.

IL CALENDARIO DI DOMANI
La mattinata della fiera inizierà con due presentazioni a cura di Città del sole: alle ore 10:30 verrà presentato il libro di Miriam Marino, Gabbie. Interverranno oltre l’autrice, Yousef Salman, delegato della Mezzaluna rossa palestinese in Italia e Oriana Schembari, responsabile dell’Ufficio stampa di Città del sole.
Seguirà alle ore 11:00 la presentazione del libro Israeliani e Palestinesi di Patrizia Fabbri. Ne discuterà l’autrice con l’editore Franco Arcidiaco.
Alle ore 11:30, si terrà la presentazione del libro Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia. Restituito al futuro della città. Libro di storia e di cantiere, di Marco Dezzi Bardeschi ed edito da Alinea. Interverrà, oltre all’autore, Gilberto Floriani del Sistema Bibliotecario Vibonese.
Nel pomeriggio alle ore 16:00 avrà luogo un incontro istituzionale dal titolo Politiche del lavoro femminile in Calabria e in Piemonte. Esperienze a confronto con Maria Stella Ciarletta, consigliera di Parità della Regione e la sua omologa in Piemonte, Alida Vitale.

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