A Giancarlo Perani
Dedico questo spazio di discussione aperto a Giancarlo Perani, dirigente della Regione Calabria che ha sempre guardato con particolare attenzione il lavoro e l'opera degli editori calabresi. Giancarlo Perani è scomparso prematuramente nell'ottobre 2008, dopo aver lottato contro un male incurabile. A lui si deve la realizzazione del convegno, a Palazzo Campanella di Reggio Calabria il 14 marzo 2002, per la presentazione sull'ordinamento di legge sull'editoria libraria calabrese. Nella foto con l'editore Demetrio Guzzardi, mentre interviene alla Fiera del libro di Torino. |
venerdì 26 marzo 2010
La lettera aperta di Guzzardi a Cersosimo ripresa dall'ANSA
18:09 |
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23 marzo 2010 ore 15.22
LIBRI: GUZZARDI, CERSOSISMO COMPRA LIBRI DA EDITORI MILANESI
(ANSA) - CATANZARO, 23 MAR - ''Caro Cersosimo, le scrissi un po' di tempo fa chiedendole di voler organizzare un incontro tra lei, assessore alla cultura e noi ''poveri'' editori calabresi; e' stato sempre cosi' negli ultimi 25 anni, tutti gli assessori hanno voluto incontrare gli editori calabresi per presentare il loro programma e per capire le esigenze degli operatori del settore. Lei invece ha rifiutato il confronto, in una lettera mi ha anche detto che non mi stringeva la mano... e ne ho preso atto''. Inizia cosi' la lettera che l'editore Demetrio Guzardi ha indirizzato al vicepresidente della Regione, Domenico Cersosismo. ''Ora pero' la misura e' colma... il progetto ''Un libro in tasca'' e' la goccia - dice Guzzardi - che fa traboccare il vaso. Cosa diranno i ragazzini calabresi delle IV elementari che vedranno arrivare 5 TIR dalla Lombardia per distribuire, come la befana, i libri agli scolari? Come minimo penseranno che qui da noi non ci sono editori, non ci sono scrittori, illustratori e che il ''genio'' deve arrivarci dal Nord, bel modo di ''slegare'' la Calabria. In pompa magna ha detto all'Unical che ha speso ben 149.437 euro per l'acquisto di libri, chissa' quando il buon Formigoni comprera' libri meridionali (e calabresi) per distribuirli nelle scuole del Nord. Credo mai... e perche' proprio noi dobbiamo beneficiare chi ci considera meno di zero? L'operazione ''Un libro in tasca'' che poteva essere un'occasione buona per far conoscere un po' della nostra cultura, invece e' l'ennesima dimostrazione di come si ''predica'' bene (slega la Calabria) ma si razzola male, anzi malissimo. Abbiamo bisogno, e lo voglio ripetere, di concertazione e di un ''grande progetto'' per il rilancio della nostra cultura, la drammaticita' e' che i funzionari regionali (ho parlato telefonicamente con una dirigente, che non conosceva assolutamente la realta' degli editori calabresi) e l'assessore Cersosimo pensano che in questa nostra terra non esiste nulla... invece c'e' un grande movimento culturale che da solo sta cercando di sollevare le sorti della nostra terra''.(ANSA). COM-VF/MED
(ANSA) - CATANZARO, 23 MAR - ''Caro Cersosimo, le scrissi un po' di tempo fa chiedendole di voler organizzare un incontro tra lei, assessore alla cultura e noi ''poveri'' editori calabresi; e' stato sempre cosi' negli ultimi 25 anni, tutti gli assessori hanno voluto incontrare gli editori calabresi per presentare il loro programma e per capire le esigenze degli operatori del settore. Lei invece ha rifiutato il confronto, in una lettera mi ha anche detto che non mi stringeva la mano... e ne ho preso atto''. Inizia cosi' la lettera che l'editore Demetrio Guzardi ha indirizzato al vicepresidente della Regione, Domenico Cersosismo. ''Ora pero' la misura e' colma... il progetto ''Un libro in tasca'' e' la goccia - dice Guzzardi - che fa traboccare il vaso. Cosa diranno i ragazzini calabresi delle IV elementari che vedranno arrivare 5 TIR dalla Lombardia per distribuire, come la befana, i libri agli scolari? Come minimo penseranno che qui da noi non ci sono editori, non ci sono scrittori, illustratori e che il ''genio'' deve arrivarci dal Nord, bel modo di ''slegare'' la Calabria. In pompa magna ha detto all'Unical che ha speso ben 149.437 euro per l'acquisto di libri, chissa' quando il buon Formigoni comprera' libri meridionali (e calabresi) per distribuirli nelle scuole del Nord. Credo mai... e perche' proprio noi dobbiamo beneficiare chi ci considera meno di zero? L'operazione ''Un libro in tasca'' che poteva essere un'occasione buona per far conoscere un po' della nostra cultura, invece e' l'ennesima dimostrazione di come si ''predica'' bene (slega la Calabria) ma si razzola male, anzi malissimo. Abbiamo bisogno, e lo voglio ripetere, di concertazione e di un ''grande progetto'' per il rilancio della nostra cultura, la drammaticita' e' che i funzionari regionali (ho parlato telefonicamente con una dirigente, che non conosceva assolutamente la realta' degli editori calabresi) e l'assessore Cersosimo pensano che in questa nostra terra non esiste nulla... invece c'e' un grande movimento culturale che da solo sta cercando di sollevare le sorti della nostra terra''.(ANSA). COM-VF/MED
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