A Giancarlo Perani

Dedico questo spazio di discussione aperto a Giancarlo Perani, dirigente della Regione Calabria che ha sempre guardato con particolare attenzione il lavoro e l'opera degli editori calabresi. Giancarlo Perani è scomparso prematuramente nell'ottobre 2008, dopo aver lottato contro un male incurabile. A lui si deve la realizzazione del convegno, a Palazzo Campanella di Reggio Calabria il 14 marzo 2002, per la presentazione sull'ordinamento di legge sull'editoria libraria calabrese. Nella foto con l'editore Demetrio Guzzardi, mentre interviene alla Fiera del libro di Torino.
mercoledì 5 agosto 2009

«EDITORI CALABRESI SPECIALIZZATEVI»


Intervista al vicepresidente della Giunta Regionale sui problemi del settore

Nell'ultima puntata di un'inchiesta a tema, Domenico Cersosimo invita a puntare sull'innovazione di qualità e sulla letteratura per ragazzi
Articolo pubblicato su «Il Quotidiano della Calabria» - Idee e società - martedì 4 agosto 2009

«BISOGNA praticare approcci innovativi e di qualità nelle politiche pubbliche di sostegno dell'editoria e di valorizzazione della lettura. Non è sufficiente la riproduzione inerziale degli interventi convenzionali per fare la differenza. Ho letto che gli editori ci chiedono di sostenere la loro presenza nelle Fiere di settore e di favorire la diffusione dei loro libri, ma l'impegno regionale in tali direzioni - che pure c'è e ci sarà - non può bastare da solo. Il nostro impegno non potrà far vincere ai libri dei nostri editori la battaglia del fatturato, se non ci sarà quella “innovazione di qualità” che serve alla cultura e, più in generale, allo sviluppo economico e sociale calabrese». Così afferma il Vicepresidente della Giunta calabrese, Domenico Cersosimo. Ma perché il “black man” regionale tira in ballo gli editori?
Iniziò tutto in un dibattito sull'editoria organizzato dal Sistema Bibliotecario Vibonese, in occasione della Giornata Unesco del libro, e tenutosi a Vibo Valentia. Il suo dire «Fatemi proposte» aveva scosso i diversi relatori, per lo più editori, e il resto del parterre per così dire “editoriale”.
L'invito fu da noi colto e da queste colonne lanciammo 10 proposte.
Sulla base di questo lancio, il Quotidiano fece partire un'inchiesta sull'editoria, da noi stessi realizzata nei mesi scorsi attraverso una serie di interviste alle più rappresentative case editrici calabresi: Città del Sole, Falzea, Laruffa, Iiriti, Pellegrini, Progetto 2000 e Rubbettino.
Un'inchiesta che ha sortito tante idee, sin troppe magari: molte divergenti, altre concretamente convergenti.
La naturale conclusione dell'inchiesta è il “medley” delle proposte convergenti, presentato al Cersosimo Vicepresidente. Così gli abbiamo evidenziato le tre proposte che presentano una caratteristica di generale condivisione. La prima riguardava il sostegno dell'editoria calabrese sul mercato nazionale (e internazionale…) attraverso la presenza delle case editrici presso le Fiere del libro. Gli editori, nello specifico, avevano chiesto certezza sulla presenza dello stand regionale alle manifestazioni fieristiche nazionali di Napoli, Roma, Bologna, Torino (con uno sguardo a quelle internazionali di Francoforte e di Parigi…).
La seconda proposta si rivolgeva all'esigenza di promuovere la conoscenza della produzione degli editori calabresi nel circuito del nostro stesso mercato regionale. Lo strumento più indicato dagli editori è stato quello di una rivista/selezione periodica, da diffondere soprattutto nelle librerie ma anche in altri canali e ambienti, che sia sulla tipologia - ovviamente adattata e ampliata in modo adeguato - dell'opuscolo “Editori calabri”, diffuso (con un successo davvero niente male!) durante la “Stagione fieristica 2009”. La terza, infine, riguardava la realizzazione di un “Catalogo storico delle pubblicazioni realizzate in Calabria”. L'obiettivo era quello di evitare la dispersione di quell'ingente patrimonio culturale creato da medie e grandi case editrici regionali ma anche da piccoli e piccolissimi editori calabresi. Un importante giacimento culturale di libri utile, anzi necessario, per lo studio storico, sociale ed
economico della regione che, magari, potrebbe essere realizzato anche solo a livello informatico e posto a disposizione del pubblico tramite il sito della Regione Calabria e/o delle biblioteche calabresi.
Cersosimo sceglie la strada di un ragionamento ad ampio raggio e del rilancio su un terreno diverso con una sua proposta. «Non comprendo tutta questa ansia rispetto al problema “Fiere”. Ripeto per l'ennesima volta che la positiva esperienza delle Fiere non verrà abbandonata. Ma anche gli editori devono lavorare meglio in funzione di Torino e quant'altro. La partecipazione alle fiere dovrebbe contribuire a migliorarne la qualità della produzione editoriale regionale, ad imprimere una spinta nuova» ed eccola racchiusa nella proposta che segue.
«Nell'arena delle fiere, ormai vasta e variegata, il successo è strettamente correlato alla specializzazione, alla capacità cioè di offrire nicchie di mercato dedicate, specifiche, tematiche. Non credo che ci sia più spazio per fiere generaliste.
Né in Calabria né altrove. In questa prospettiva mi domando se non sia il caso di pensare ad una Fiera nazionale dell'editoria per adolescenti. A parere di molti l'adolescenza rappresenta l'età critica per la lettura: è in quegli anni che s'insinua per sempre il tarlo del libro oppure la sua rinuncia.
Si tratterebbe – continua il Vicepresidente della Regione - di un segmento nuovo che non andrebbe in conflitto con la Fiera di Bologna (che riguarda l'infanzia) e che potrebbe richiamare in Calabria qualificate presenze di editori e di professionisti del settore».
«Ma si tratterebbe anche - aggiunge Cersosimo - di un qualificato segmento di turismo culturale di alto livello.
Ovviamente non dovrebbe essere né una semplice kermesse di editori né una mera fiera commerciale. Immagino invece un grande e qualificato contenitore di libri e di esperienze sull'universo adolescenziale, di discussioni e approfondimenti sulle problematiche sociali ed educative degli adolescenti. Si tratta, come è noto, di una problematica “calda” che potrebbe qualificarci nell'asfittico dibattito pubblico nazionale sul tema». E Cersosimo si rivolge anche al suo “chiodo fisso”, vale a dire alle scuole: immagina il turismo “scolastico” verso una fiera siffatta, l'attivazione di una rete con le scuole regionali ed extraregionali, che verrebbero in visita ad una fiera dedicata ai ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori.
Se Socrate ammoniva “Conosci te stesso”, Cersosimo esorta gli editori a fare lo stesso, devono guardare alla qualità della propria produzione libraria e paragonarla al resto dell'universo libro.
«La produzione calabrese - afferma - troppe volte non raggiunge gli standard nazionali di qualità» e affonda ancora il Vicepresidente: «Troppe volte ci troviamo dinanzi a piccole pubblicazioni di scarso spessore sia letterario che saggistico e a un deficit di progettualità culturale. Mi rendo conto che non è affatto semplice ma la qualità non è impossibile da perseguire anche in Calabria, come testimoniano d'altro canto le non poche iniziative di alto profilo che punteggiano il settore editoriale regionale».
«Stiamo progettando una vera e propria “digital library”, - continua Cersosimo - una sorta di memoria digitale della Calabria, dove raccogliere in modo ragionato e sistematico video, immagini e anche libri significativi sulla Calabria dei nostri e di altri editori. È anche questo un modo per stimolare la qualità e per valorizzare le non poche eccellenze editoriali della nostra regione». Il ragionamento del Vicepresidente si conclude con il suo ribadire che la Regione Calabria sta cercando di uscire dalle logiche e dall'episodicità che l'hanno caratterizzata finora come un «bancomat» di operazioni culturali più o meno valide.
Bottega editoriale
(intervista raccolta da Fulvio Mazza e Annalisa Pontieri)

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