A Giancarlo Perani

Dedico questo spazio di discussione aperto a Giancarlo Perani, dirigente della Regione Calabria che ha sempre guardato con particolare attenzione il lavoro e l'opera degli editori calabresi. Giancarlo Perani è scomparso prematuramente nell'ottobre 2008, dopo aver lottato contro un male incurabile. A lui si deve la realizzazione del convegno, a Palazzo Campanella di Reggio Calabria il 14 marzo 2002, per la presentazione sull'ordinamento di legge sull'editoria libraria calabrese. Nella foto con l'editore Demetrio Guzzardi, mentre interviene alla Fiera del libro di Torino.
venerdì 18 dicembre 2009

IL DIARIO DEI "BOTTEGAI" ALLA FIERA DI ROMA 2009



Come ogni anno «La Bottega editoriale» cura per il Quotidiano della Calabria un diario sulla Fiera romana più libri più liberi...

PRIMA PARTE
Una splendida giornata si è aperta sulla città eterna. Roma è invasa, in modo pacifico “naturally”, per il “No B day”, e anche la Fiera sembra subirne l’eco. Il noto sorriso ammiccante del “Berluska” ci segue ovunque, in diversi settori infatti campeggiano libri a lui dedicati. Ma, a ben guardare, ci chiediamo cosa abbia da “smascellarsi” visto che in gran numero si tratta di saggi che gli vanno contro. Il più gettonato sembra essere il libro edito da Edizioni clandestine “L’omicidio Berlusconi” di Andrea Salieri: un testo ironico e bizzarro. Ma mandiamo Berlusconi a casa (almeno col pensiero) ed occupiamoci dell’editoria calabrese.
Il primo da citare è ovviamente Rubbettino. All’interno dell’elegante stand spicca la nota produzione di saggistica nazionale. I filosofi la fanno da padroni con tre importanti testi: “L’attualità del pensiero francescano” di Dario Antiseri; “Dio: la possibilità buona” di Gianni Vattimo e Carmelo Dotolo e con “Storia delle nuvole” di Tonino Ceravolo. Forte rilievo, nello stand, anche per la saggistica di denuncia con, tra l’altro, “Niente di vero sul fronte occidentale” di Ennio Remondino e “Le navi dei veleni” di Massimo Clausi e Roberto Grandinetti.
Importante anche lo stand di Città del sole edizioni, al cui interno notiamo emergere per la saggistica tre libri di storia politica: “La Giurlanda” di Ciccio Caruso, “La mafia in Calabria” del compianto Sharo Gambino e “Il console e il professore” di Santino Oliverio. Tra i libri di narrativa campeggiano due romanzi storici: “Concerto a Berlino” di Francesca Viscone (quanto mai attuale visto il ventennale della caduta del Muro) e, freschissimo di stampa, un testo ambientato nel Crotonese durante gli anni Sessanta: “Il figlio della vipera” di Angelina Brasacchio.
Questa descrizione degli scaffali la effettuiamo mentre avviene la visita del Sottosegretario alla Cultura, Francesco Maria Giro. Ed ecco l’editore Franco Arcidiaco profondersi in strette di mano e sorrisi in quantità. Salvo prendersi le reprimende degli altri operatori del suo stand pronti a rimproverargli questo inciucio berlusconiano. Ma la Calabria in Fiera è, ovviamente, tanto altro ancora da Falzea a Laruffa, da Coccole e Caccole a Carello passando da Periferia e dal Centro librario dell’Unical e dai diversi editori “calabro-esteri”. Chi avrà la pazienza di leggerci nei prossimi giorni non avrà da pentirsi…

SECONDA PARTE
L’atmosfera tra gli stand è decisamente da “ponte” festivo. I visitatori passeggiano placidamente per i lunghi “viali” tappezzati di libri, attratti da una girandola di copertine e di colori.
L’effetto vale pure per lo stand di Falzea: ciò che colpisce infatti sono proprio le accattivanti copertine. Non che il contenuto sia da meno; ma ciò che attrae a prima vista è l’ottimo paratesto. Prova ne sia il libro di Guglielmo Colombero “Tomyris. La signora delle tigri”, un intrigante romanzo storico sulle vicende amorose e guerriere della regina di un antico popolo orientale.
L’editore, inoltre, quest’anno ha pensato di creare dei momenti vivaci per le sue presentazioni con degli “happy hour”, occasioni ideali per parlare di libri in un clima di convivialità. Così è stato per il romanzo esistenziale “Benvenuta sotto le stelle” di Serena Ottolini, e per Ilaria Marullo con il suo “Love is 4ever”, un romanzo giovanile che inaugura un nuovo modo di comunicare con i lettori, pubblicando in copertina il suo vero numero di cellulare e assicurando che risponderà a tutti con, almeno, un Sms. Accanto alla narrativa, come è noto, Falzea dedica molto spazio all’infanzia: evidenziamo “Pane arabo a merenda” di Antonio Ferrara, favola didattica che insegna ai più piccoli l’importanza dell’interculturalità.
Città del sole edizioni, dal canto suo, ha presentato due sue “novità” nel giro di poche ore. La prima ha visto protagonista il libro “Dall’Etr 200 al Frecciarossa. Treni italiani ad alta velocità”, cui hanno partecipato oltre all’editore, Franco Arcidiaco, e all’autore Vincenzo Foti, Antonio Cianciullo e Antonio D’Angelo. Il dramma della Prima guerra mondiale e dei suoi orrori è stato invece il tema dominante della seconda presentazione con il libro di Sara Favarò “Le porte del sole”; se ne è disquisito insieme all’autrice e all’editore, con Mario Bertin, Natale Antonio Rossi e Mauro Restivo.Presente in Fiera, con uno stand condiviso con Biancoenero edizioni, anche Coccole e caccole la cui produzione libraria è rivolta all’universo dei piccoli e dei più giovani. Tra le sue (belle) pubblicazioni appaiono anche interessanti libri per i bimbi dislessici: sono infatti scritti con una specifica formattazione per rendere loro più agevole la lettura. Avremmo voluto approfondire di più questo aspetto ma purtroppo l’editore non è sinora mai stato presente nello stand (ahiahiahi!).

TERZA PARTE
Martedì scorso ultimo giorno alla fiera di Roma della piccola e media editoria “tra i libri per sentirsi più liberi”! Ma via la malinconia ed entriamo nel vivo degli eventi “made in Calabria”.
La giornata è iniziata con la presentazione del libro “L’angelo nero” (edito da Laruffa) cui hanno partecipato oltre all’autore Fabio Musati, anche la scrittrice Isabella Giomi e, in rappresentanza dell’editore, la giornalista Maria Teresa D’Agostino.
Nello stand dell’editore reggino emerge con forza anche “Un carcere nel pallone”, di Francesco Ceniti (con “Prefazione” del compianto Candido Cannavò) che rappresenta un importante saggio di impegno civile, tanto da essere finalista al “Premio Bancarella”.
Tali testi rappresentano per diversi aspetti il rafforzamento di quel filone nazionale per chi, come Laruffa, si era sinora soprattutto distinto per il feeling con la nostra regione: basti pensare alle belle guide turistiche o alle pubblicazioni inerenti le tradizioni popolari e le peculiarità gastronomiche calabresi. A tal proposito sottolineiamo il delizioso “Itinerari gastronomici in Calabria”, con testo bilingue italiano-tedesco. Altro giro, altri stand. L’editore Carello, fra le sue (assai poche, in verità) novità ci presenta l’ultima pubblicazione: l’“Opera Omnia” di Rosa Minei Astarita, scrittrice e poetessa campana, tradotta in diverse lingue.
Incontriamo quasi per caso alcuni libri del Centro editoriale dell’Unical. Notiamo tra l’altro gli interessanti saggi: “Edilizia tra analisi e progetto: il caso dell’area urbana di Cosenza” a cura di Alessandro Campolongo; e “Dai diari della ricerca a Stromboli” di Loredana Farina. Ma, notiamo anche l’assenza, per l’intera fiera, di qualsiasi rappresentante del Centro editoriale…
Cambiamo pagina annotando come la giornata si sia conclusa con la presentazione di due libri editi da Periferia: “Registro al vento” di Rossella De Marco (sulla situazione della scuola italiana) e i “Misteri di Balacari” di Domenico Marino (dedicato invece a quella lontana Calabria conservata nei ricordi). Concludiamo il nostro viaggio segnalando lo stand di un giovane (a dispetto del cognome) editore calabro-romano: Del Vecchio, della cui professionalità qualitativa avremo certamente modo di riparlare.
Non si meraviglino i lettori del fatto che non abbiamo parlato di altri pur blasonati editori calabresi. Il fatto è che questi, da Pellegrini a Editoriale Progetto 2000, da Csa ad Abramo (e ci fermiamo qui!) alla Fiera… non si sono visti affatto!

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